Perché Counseling e Scuola

In un tempo molto breve c'è stato il passaggio da una società relativamente stabile a una società caratterizzata da molteplici cambiamenti che hanno portato a una modificazione del paesaggio educativo e dell’orizzonte culturale della scuola e della famiglia, definendo nuovi scenari imprevedibili e, spesso, difficili da controllare.
All’interno del complesso paesaggio educativo diventa necessaria una ridefinizione degli spazi relazionali, soprattutto tra le due principali agenzie formative, scuola e famiglia, secondo un circuito di scambio, di rispetto dei relativi ambiti di esperienza e di valorizzazione delle esperienze.

La complessità che connota, quindi, la vita quotidiana degli studenti e delle loro famiglie rende necessario immaginare un nuovo orizzonte culturale, in cui la promozione della maturazione della persona sia la priorità della comunità educante.
Diventa così necessario che tutti gli elementi del sistema si attivino per promuovere lo sviluppo nella e della comunità, immaginando un progetto evolutivo di crescita e maturazione nell’ottica dell’empowerment e dell’autoefficacia.
Ed è proprio in questo contesto che la pratica del counselling scolastico esprime al meglio le sue caratteristiche come mediatore dei processi di trasformazione, come opportunità di crescita in situazioni “critiche”, come intervento di aiuto per l’individuazione e l’uso delle risorse soggettive e comunitarie disponibili, al fine di creare comunità educative resilienti. 

Fra le finalità di ogni intervento di counselling scolastico c’è quella di valorizzare le risorse dell’individuo, dell’ambiente e della comunità scolastica al fine di permettere agli insegnanti, ai genitori e agli alunni di governare processi di cambiamento all’interno della complessità educativa.

Promuovere l’autoregolazione a scuola

Zimmermann afferma che le capacità di autoregolazione dell’apprendimento sono predittive dei risultati scolastici degli studenti, in misura superiore al 90%e che, connesso all’autoregolazione, è il senso di autoefficacia che il soggetto prova quando sa che, grazie alle sue abilità, è in grado di raggiungere un obiettivo che si prefissato.

Promuovere un clima di classe positivo

A livello di organizzazione didattica sarebbe opportuno, tenendo sempre presente il raggiungimento delle competenze fondamentali, garantire ad ogni studente la possibilità di sviluppare le proprie risorse e i propri talenti attraverso una proposta formativa diversificata, che permetta di coltivare le proprie potenzialità cognitive

Promuovere una relazione positiva:il counseling agli insegnanti

Come fare per promuovere una relazione positiva? E’ importante che gli insegnanti padroneggino strategie di comunicazione efficaci e adatte al contesto, nel rispetto dell’unicità di ogni individuo. Sappiano riconoscere i propri limiti ed i propri confini.

Gli insegnanti tra stress e burnout: lo studio Getsemani e la ricerca ETUCE

Lo studio Getsemani, partendo dall’analisi dei verbali relativi agli accertamenti sanitari per l’inabilità al lavoro, svolti dai collegi medici, nella prima fase di studio relativa al periodo 1/92 e 12/01 ha potuto osservare la composizione della popolazione che ha presentato questa domanda, la tipologia delle patologie, la presenza e severità delle patologie psichiatriche tra gli insegnanti. L'indagine condotta dai sindacati degli insegnanti (European Trade Union Commitee for Education, ETUCE, 2007) mette in luce come il carico di lavoro insieme con la moltiplicazione delle aree di responsabilità e ruoli costituiscono i principali fattori di stress per gli insegnanti.

Collaborare per promuovere lo star bene a scuola

Emerge chiaramente il ruolo e la funzione che deve avere la scuola in riferimento alla promozione dello stare bene dei bambini e degli insegnanti in direzione della prevenzione e non solo della “cura”.

Collaborare per risolvere i conflitti: il metodo senza perdenti

Il metodo prevede che le parti che agiscono il conflitto possano collaborare tra di loro e contribuire alla sua risoluzione, trovando una proposta che possa essere accettabile per entrambe, dove nessuna delle due parti debba subire il potere e l’autorità dell’altra.

Il burnout dell'insegnante

In una ricerca condotta sul tema dello stress nella scuola su insegnanti di scuole elementari, medie inferiori e superiori, pubblicata in Come logora insegnare, a cura di Luigi Acanfora, emerge che gli insegnanti, nonostante si trovino a vivere in situazioni di pressione, continuano a mantenere alta la considerazione che attribuiscono al proprio lavoro ma che, nel contempo, avvertono in alte percentuali stati d’ansia e tensione emotiva (55% circa degli intervistati) e la fatica (32%) dovute al carico di lavoro.

Come gestire l'insuccesso scolastico degli adolescenti navigati

Quanto si sperimenta un insuccesso scolastico, le sensazioni di delusione, di vergogna, di preoccupazione e sensi di colpa che sperimentano gli studenti e i loro genitori danno vita ad una trama confusa, nella quale non si riesce a capire chi sia realmente il destinatario della valutazione.

Cosa è la relazione d'aiuto

Un punto fermo della relazione di aiuto è la presenza di una relazione, dove l’altro non è visto come un oggetto di intervento ma riconosciuto come persona.

Favorire la relazione in classe: proposte operative

Una relazione efficace tra docenti e studenti riguarda degli specifici comportamenti che gli insegnanti mettono in atto come livelli di dominanza adeguati, alti livelli di cooperazione, attenzione alla relazione sociali.


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