Come gestire l'insuccesso scolastico degli adolescenti navigati
Quanto si sperimenta un insuccesso scolastico, le sensazioni di delusione, di vergogna, di preoccupazione e sensi di colpa che sperimentano gli studenti e i loro genitori danno vita ad una trama confusa, nella quale non si riesce a capire chi sia realmente il destinatario della valutazione.
La rappresentazione che hanno gli adolescenti sulle valutazioni negative a scuola e sulla ricaduta che queste potrebbero avere nella mente dei propri genitori è ricca di una densità affettiva che pervade l'assetto delle famiglie odierne.
Quanto si sperimenta un insuccesso scolastico, le sensazioni di delusione, di vergogna, di preoccupazione e sensi di colpa che sperimentano gli studenti e i loro genitori danno vita ad una trama confusa nella quale non si riesce a capire chi sia realmente il destinatario della valutazione.
È il genitore o lo studente il destinatario della valutazione negativa?
Succede molte spesso che se l'adolescente riceve un brutto voto preferisce non comunicarlo ai genitori; non tanto per paura della severa reazione della famiglia e di punizioni restrittive o privative quanto per non ingenerare preoccupazioni e preservare un clima sereno in famiglia.
Nonostante quindi il brutto voto sia assegnato allo studente, esso mette in crisi l’intera famiglia e apre una ferita affettiva profonda, quasi come se la valutazione negativa della scuola venisse a coincidere con la valutazione della capacità genitoriale.
Questo non significa che in passato nella famiglia tradizionale la gestione di un insuccesso scolastico fosse più semplice ma sicuramente aveva tonalità affettive differenti rispetto ad oggi.
Per affrontare un insuccesso scolastico, bisogna comprendere cosa accade nella mente degli adolescenti che si trovano a realizzare dei compiti evolutivi legati alla crescita.
In linea di massima. gli adolescenti hanno desiderio di andare bene a scuola e sono contenti quando ricevono delle valutazioni positive ma oltre a questo hanno bisogno, molto di più di quanto accadesse in passato, del rispecchiamento, di uno sguardo valorizzante da parte delle figure adulte di riferimento. Accanto al successo scolastico, gli studenti necessitano di essere lodati in tutti i campi del loro sviluppo.
Al fine di rendere positivo il rapporto dello studente con il proprio apprendimento, diventa fondamentale consegnare progressivamente la scuola all'adolescente, per permettergli di gestire in autonomia il rapporto con il proprio successo formativo che, nella scuola dell’infanzia e nella scuola primaria, abitualmente è governato dai genitori.
L’adolescente è chiamato ad integrare nella propria vita e a dare un senso all'esperienza scolastica, cercando di gestirla autonomamente. Chiaramente è necessario, almeno inizialmente, un affiancamento che sostenga questo passaggio progressivo, cercando di evitare il pericolo di trasformare l'adolescente esclusivamente in uno studente, che viene valorizzato solamente se incontra il successo. Sarebbe molto rischioso infatti non vedere più le altre parti migliori del proprio figlio e non godersi più la relazione costruita in tanti anni di intesa e rispecchiamento.
La mancata consegna dell’esperienza scolastica al figlio diventato adolescente può far sì che essa diventi parte del fallimento scolastico. Non di rado infatti la scuola si costituisce come un luogo simbolico delle attese genitoriali e quindi l’adolescente, proprio attraverso l'insuccesso scolastico, agisce inconsapevolmente una differenziazione dalla dipendenza dal genitore.