Lezioni da tutto il mondo: come le scuole aprono dopo il COVID-19

Mentre in Italia si discute su come riportare gli alunni in classe a settembre, in numerosi paesi sono state avviate riaperture graduali.


Mentre in Italia si discute su come riportare gli alunni in classe a settembre, in numerosi paesi sono state avviate riaperture graduali. 
Cina
A metà gennaio, la Cina ha comunicato a quasi 200 milioni di studenti che, dopo la pausa invernale, non sarebbero tornati a scuola. Con il calare dell'epidemia, in alcune parti del paese i bambini sono tornati a scuola. L'UNESCO ha affermato che l'apertura delle scuole in Cina è stata "progressiva", a partire dagli studenti nell'ultimo anno scuola secondaria. A Wuhan, epicentro iniziale della pandemia, le scuole hanno riaperto all'inizio di maggio, ma i bambini per entrare a scuola devono superare i controlli di temperatura, indossare le mascherine ed entrare e uscire in orari specifici per evitare assembramenti.
Giappone
Il Giappone ha chiuso le sue scuole più tardi rispetto ai paesi vicini. Infatti, il primo ministro Shinzo Abe ha disposto la chiusura delle scuole solo a fine febbraio. A marzo, il governo giapponese ha annunciato che non avrebbe prorogato questa disposizione e che avrebbe lasciato la decisione ai comuni. Alcune scuole hanno iniziato a riaprire all'inizio di maggio, con priorità per gli studenti del primo o dell’ultimo anno, e altre hanno chiesto di iniziare alcune settimane dopo. Le scuole che hanno riaperto stanno adottando una molteplicità di misure per prevenire i contagi, tra cui classi meno numerose, mascherine per il viso e orari di inizio e uscita scaglionati.
Nuova Zelanda
La Nuova Zelanda ha chiuso le scuole il 23 marzo, quando ha raggiunto i 102 casi. Il 18 maggio centinaia di migliaia di studenti sono potuti tornare in classe e, dal momento che il paese si avvicina a zero infezioni, ci sono poche restrizioni.
Nigeria
La Nigeria ha annunciato che avrebbe chiuso tutte le scuole il 19 marzo. Più di due mesi dopo, le scuole rimangono chiuse. Il governo spera di consentire ai governi locali di riaprire le scuole nelle prossime settimane, nonostante un aumento dei casi.
Corea del Sud
La Corea del sud ha chiuso le scuole alla fine di febbraio e le ha riaperte a fine maggio e subito richiuse di nuovo a causa di un improvviso picco di nuovi casi. Attualmente, numerose sono le misure che gli studenti devono seguire al fine di limitare qualsiasi potenziale diffusione, compresi schermi di plastica sui banchi, mascherine e controlli di temperatura. Ma il governo è stato determinato a riaprire, osservando che i bambini non erano nemmeno stati tenuti a casa durante la guerra di Corea. "Credo che non possiamo far fallire i sogni e il futuro dei nostri figli a causa delle attuali difficoltà", ha affermato il primo ministro Chung Sye-kyun.
Sud Africa
Il Sudafrica il 18 marzo ha annunciato che avrebbe chiuso tutte le scuole a tempo indeterminato. Gli studenti sarebbero dovuti tornare a scuola all’inizio di giugno ma il piano è stato abbandonato in quanto non si hanno abbastanza dispositivi di protezione per insegnanti e studenti.
Taiwan
Taiwan, con meno di 500 casi confermati di coronavirus, ha controllato la diffusione dell'infezione senza prendere molte delle misure rigorose assunte altrove. Sebbene il governo abbia prolungato, a febbraio, le vacanze invernali per altre due settimane, ha riaperto le scuole come di consueto entro il 25 febbraio e da allora la maggior parte dell'istruzione ha funzionato regolarmente, anche se con rigide misure sanitarie.


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