Promuovere una relazione positiva:il counseling agli insegnanti
Come fare per promuovere una relazione positiva? E’ importante che gli insegnanti padroneggino strategie di comunicazione efficaci e adatte al contesto, nel rispetto dell’unicità di ogni individuo. Sappiano riconoscere i propri limiti ed i propri confini.
Educare significa prendersi cura dell’altro. La vita di ciascuno è stata frutto delle cure, dell’accoglienza, dell’incoraggiamento di coloro che ci hanno voluto bene. L’educazione si fonda sulla capacità di prendersi cura dell’altro, di essere attenti alla sua crescita, alla sua realizzazione personale.
Un insegnante che partecipa emotivamente alla vita dei suoi allievi, che li fa sentire importanti e degni di cura è un insegnante attento alla relazione affettiva con il gruppo classe, relazione che non è il frutto della mera applicazione di tecniche comunicative ma basata su un atteggiamento realmente interessato alla crescita dei propri allievi. Diventa così necessario che comunicazione ed educazione si congiungano al fine di creare la comunicazione educativa che si realizza nella reciprocità della crescita formativa. Tra insegnante e allievo si crea un rapporto basato sul rispetto e sulla valorizzazione reciproca. La relazione educativa diventa co-educazione: si cresce insieme attraverso il “prendersi cura” uno, dell’altro. La relazione pedagogica diventa così uno strumento professionale: solo all’interno di una buona relazione è possibile veicolare contenuti didattici. Ci troviamo così di fronte ad una relazione educativa - comunicativa circolare dove l’attenzione verso i propri studenti innesta la loro motivazione ad apprendere e nello stesso tempo lo stesso insegnante si coinvolge, si entusiasma, entra autenticamente con tutto se stesso nel processo educativo, cambiando e crescendo.
Al contrario laddove la relazione insegnante allievo è bloccata, l’allievo non si sente coinvolto nel progetto pedagogico, la motivazione è spesso assente e l’apprendimento è privo di senso, di interesse, di intenzione. Lo stesso insegnante non trova più il senso in quello che insegna, non trova più gratificazioni nel veicolare i contenuti: si genera un circolo vizioso che conduce al fallimento del progetto formativo.
Come fare per promuovere una relazione positiva? E’ importante che gli insegnanti padroneggino strategie di comunicazione efficaci e adatte al contesto, nel rispetto dell’unicità di ogni individuo. Sappiano riconoscere i propri limiti ed i propri confini. Supportino affettivamente ma non oltre il dovuto: compiti questi, complessi e di grande responsabilità, che a volte sono difficilmente gestibili senza l’aiuto di un esperto che sorregga nei momenti di difficoltà.
Spesso il disagio viene visto come una malattia da curare e non come un momento di mal-essere che può essere attenuato attraverso una differente qualità di vita, che può essere raggiunta da una relazione che guarisce. E allora perché non valorizzare le risorse presenti nell’ambiente scuola? Riconoscere le risorse della comunità scolastica al fine di farla diventare una community care, che si prende cura di chi ha bisogno. Un occhio attento, esperto nella relazione d’aiuto, come un counselor, può sostenere questo percorso e mettere gli insegnanti in condizione di formare l’identità di ogni studente, permettere loro di coltivare le proprie potenzialità e i propri talenti, di esplorare e di acquisire formazione senza perdere di vista il proprio ruolo, la propria funzione e soprattutto il proprio e-ssere.
L’insegnante poi si trova a doversi confrontare non solo con i propri allievi ma anche con i colleghi con cui si progettano e si realizzano interventi didattici ed anche in questo caso è fondamentale avere acquisito un insieme di competenze relazionali e comunicative efficaci per l’incontro con l’altro. Si trova a doversi confrontare anche con le famiglie e, per farle diventare risorse nel percorso formativo degli allievi, deve attivare strategie di ascolto, comprensione, condivisione, di rispetto, di confronto aperto per il conseguimento di obiettivi comuni.
E’ secondo questa prospettiva che il counseling può fornire la possibilità al docente di sperimentare l’ascolto e l’essere ascoltati, di provare che cosa significhi essere autentici e di trovare un ambiente protetto in cui essere compresi e contenuti.